giovedì 14 settembre 2017

LA STRANA SCOMPARSA DI BRUNO BORGES 11

EPILOGO

Sembra finalmente conclusa la strana vicenda della sparizione di Bruno Borges il ragazzo brasiliano di Rio Branco, studente di psicologia che era sparito nel nulla lasciando dietro di sé strani indizi. Era scomparso a marzo di quest’anno lasciando una camera piena di messaggi in codice, quattordici libri e una statua di Giordano Bruno a grandezza naturale. Da quel giorno la sua storia è stata la Storia. Il web ne è stato invaso e tutto il mondo si è appassionato alla vicenda. Sono state fatte decine di ipotesi, si sono sollevate inquietanti teorie di rapimenti Alieni di Magia Nera e di Servizi Segreti. Ma ad agosto di questo anno, ben cinque mesi dopo, misteriosamente come era scomparso, Bruno Borges, è riapparso. La sua sparizione è stata un’operazione per pubblicizzare i suoi libri che oggi sono in vendita online? È davvero un mistico? È davvero la reincarnazione di Giordano Bruno?
Fatto sta che poco prima della sua ricomparsa la famiglia decide di far pubblicare il primo libro del figlio, e il 20 giugno esce “TAC: Teoria da Absorção do Conhecimento” (Teoria dell’assorbimento di conoscenza), 191 pagine in cui Bruno Borges presenta la propria visione della vita e dell’universo. Ad oggi ne sono state vendute circa 30.000 copie e il libro entra nella classifica dei testi più venduti in Brasile.



LA RICOMPARSA
E poi, l’11 agosto Bruno Borges, stanco e scalzo, riappare per la gioia della sua famiglia. L’Ufficio Stampa della Polizia dichiara che il giovane non verrà perseguito per il suo gesto: l’allontanamento volontario non è un reato. Al momento Bruno, fortemente dimagrito, è con la sua famiglia a Rio Branco e ha dichiarato di aver passato gli ultimi mesi in isolamento ma di non aver mai lasciato il Brasile e in un’intervista, che leggerete più avanti, afferma che il suo scopo è spingere le persone verso la ricerca della conoscenza. 


Le telecamere di sicurezza mostrano Bruno proprio mentre citofona

IL LIBRO
Il primo dei quattordici libri che dovrebbero cambiare in positivo il destino dell’umanità tratta, secondo Cauê Muraro giornalista della rete televisiva Globo dello scopo della vita. Nel libro TAC Bruno Borges sostiene che lo scopo delle nostre esistenze sarebbe quello di accumulare la maggior conoscenza possibile dai saggi che ci hanno preceduti, ovvero da un elenco di filosofi in cui compaiono Leonardo da Vinci, Gesù Cristo, Platone, Nikola Tesla, Michael Jackson. Un percorso di conoscenza possibile seguendo il metodo TAC (Teoria da Absorção do Conhecimento), che consiste nel liberarsi delle distrazioni tra cui il sesso, che ruba tempo prezioso e che rischia di avere un altro effetto collaterale, i figli che provocano ulteriori perdite di tempo. Nel libro è anche scritto che è importante mangiare nel modo corretto: seguendo una dieta vegetariano/crudista, da alternare a periodi di digiuno come avrebbero fatto, secondo Borges anche Albert Einstein, Abraham Lincoln, Aristotele, Charles Darwin, Isaac Newton, Thomas Edison, Voltaire, Van Gogh e Nikola Tesla. Nel saggio ci si raccomanda di astenersi da droghe e bevande inebrianti e si prescrivono periodi di isolamento totale dal mondo. Borges consiglia anche di dormire poco. Di usare il sonno polifasico tanto caro, a suo dire, a Napoleone e Gesù Cristo. 



L’INTERVISTA
In un’intervista rilasciata a G1 Borges dice che la sua scomparsa è stato un ‘viagem mística da alma’. Tutta l’intervista è avvenuta via email e più avanti la troverete trascritta punto per punto. 
"Avevo la nozione che la Pietra del Filosofo era all'interno della terra scura, quindi sono entrato in quel terreno oscuro per trovarla. Proprio come l'eroe entra nella grotta per uccidere un drago e Giona è entrato in una balena, mi sono anche immerso nel mare dell'inconscio per salvarmi” spiega. Così come aggiunge che quello che ha scoperto lo scopriremo nelle sue opere. Senza rivelare dove si trovava il ‘menino do Acre’, ribadisce che voleva rimanere isolato per attingere a quello che stava cercando: “non sapevo se sarei tornato. Dopo due mesi sapevo tutto ciò che necessitavo sapere e mi sono preparato per il ritorno.” 
Per Bruno Borges il più grande problema dell’umanità è la mancanza di empatia “se non cerchiamo di conoscerci non potremo essere empatici o in grado di amare il prossimo come noi stessi. Senza una educazione che salva l'uomo primordiale e lo libera dal velo dell'illusione, è difficile vedere l'altro e viceversa. Isaac Newton direbbe: "Costruiamo troppi muri e pochi ponti".
Già per trovare la felicità, Bruno dice che è necessario "percorrere il cammino". "Fare troppo se stessi è un diniego di sé, che crea infelicità. Pensare solo a se stessi comporta anche infelicità. Seguire il cammino significa eliminare la parola "Io” dal dizionario e includere la parola "Noi", sottolinea.
Il cammino evolutivo per Bruno  si realizza cercando la conoscenza. "Senza dubbio! Dico questo per esperienza personale. Ho iniziato ad ‘apprendere’ da pochi anni e oggi mi sento un’altra persona. Ogni volta che cerchiamo di apprendere qualcosa la nostra maniera di pensare cambia, bruciamo un vecchio paradigma. Così rinasciamo e così ci eleviamo grado per grado. Ci trasformiamo da pietra morta a pietra viva”.

Ecco alcune delle domande poste via email: 

Che cosa ha fatto nel periodo in cui è scomparso? 
Ho cercato l’auto-conoscenza. In alchimia diciamo che l’operatore avanza in cerca della pietra filosofale. Ho fatto lo stesso. Si possono ricevere nuove idee sono avanzato nel cammino eaiutato da numerosi libri, nessuno si bagna due volte nello stesso fiume e io non sono più quello di prima.

Oggi come è la sua giornata?
Continuo a lavorare per concretizzare le mie opere. Sto cercando di tornare al mondo reale ed è solo una questione di tempo.

I suoi parenti si sono spaventati per non essere stati avvisati del piano? 
Sho sempre pensato che questo progetto cambierà la vita di miglia di persone introducendole al mondo della conoscenza e della investigazione della verità. Ho percepito che avrei dovuto fare molti sacrifici, uno di quelli era di mantenere il segreto e non avvisare nessuno. Certamente, si sono spaventati e si sono arrabbiati, mi sono scusato e cerco di apprendere dai miei errori. Così è la vita, possiamo solo errando si progredisce.

Che le hanno detto quando è tornato?
Dopo le mie scuse mi hanno detto che sono cambiati anche loro e che sono migliorati e che sono cresciuti durante le difficoltà. Hanno capito che questo progetto era come una missione per me e mi hanno detto che posso contare su di loro. Spero di poter ricambiare tutto l’amopre e l’affetto che mi hanno dimostrato. 

È uscito per strada da quando è tornato?
Mi è sempre piaciuto stare a casa e sono molto riservato. Non sto ancora uscendo molto, sono concentrato sul lavoro. Ci sono molte cose che devo mettere in ordine. Ma sono uscito una o due volte e sono stato molto ben accolto da tutti. La città è piccola e la gente si conosce l'un l'altro, ho sempre parlato con tutti e sono stato quindi accolto con grande affetto. Sono molto grato per questo.

I suoi amici? Ci ha parlato?  
Non ho avuto ancora il tempo di parlare con tutti ma sono felice di essere tornato. ho sempre conversato molto di filosofia con loro e tutto ciò mi manca in funzione della ricerca della verità sulla vita. Hanno appreso molte cose interessanti in questo periodo e anche io e grazie a questo la nostra amicizia si arricchirà ancor di più. 

Ha detto al programma Fantastico che è scomparso per cercare la verità della vita. L’ha trovata? Vorrei rispondere simbolicamente. Ognuno riceve in base al merito. Ma in pochissimo tempo ho potuto trovare la pietra filosofale. Tuttavia, si è sciolta subito. Fortunatamente, occorre solo una scintilla per far sì che il seme di senape inizi a germogliare e radicarsi. Dipenderà ora dalla mia fede far crescere e creare i suoi rami.

Quando ha deciso di tornare? 
Quando mi sono reso conto che non riuscivo più a raggiungere quello che avevo cercato durante l’isolamento. Ho raggiunto il mio obiettivo nei primi due mesi.

Che pensa dell’appellativo ‘Menino do Acre’? 
Mi piace molto. Non mi importa in realtà di come mi chiamano le persone. L’importante è che le persone si sentano a loro agio quando mi chiamano.

Nel suo libro lei esalta il celibato. Lo pratica? 
Esalto il celibato riguardo i processi creativi. È importante capire che se il celibato viene praticato forzosamente finisce per essere dannoso, ma se viene dall'ispirazione, diventa un importante meccanismo di sublimazione energetica, poiché l'individuo utilizza questa energia per un'attività creativa. Io pratico il celibato intermittente quando sono nel mezzo di processo creativo. Di solito passano mesi a seconda del mio progetto.

Lei afferma inoltre di avere una dieta totalmente frugivora.
Passo mesi a essere frugivoro. Ma faccio anche una dieta vegana quotidiana che è più pratica. Credo che questa dieta aiuti i nostri processi creativi. 

Lei cita Hitler come esempio di persona vegana, asessuata e che pratica l’isolamento. 
Aspetti questi importanti per raggiungere gli obiettivi. Chi adotta questi comportamenti può scegliere tra grano e paglia. Hitler capì tutto anche come procedere ma sfortunatamente decise di prendere dal ‘deposito’ solo cose cattive e non quelle buone.

Perché ha lasciato i suoi libri codificati? 
L’obiettivo era quello di incoraggiare le persone a scoprire ciò che è nascosto. Questo è solo l'inizio di un percorso di conoscenza di sé che tutti noi cerchiamo nella vita. È stato un modo per istigare le persone a fare il primo passo.

Dove è venuta l'ispirazione per il codice utilizzato nei libri? 
Tutta l'ispirazione è alchimica. Il resto, purtroppo, può essere detto solo attraverso il simbolismo.

Crede nella vita Extraterrestre? 
Non siamo soli e mai lo siamo stati. Dirò presto quello che so in proposito. Intendo anche introdurre una persona che farà grandi rivelazioni da fare.

Ha lasciato 14 libri. Gli altri tredici saranno pubblicati?  Se sì quando? 
Voglio pubblicarli gradualmente in poco tempo. Alcuni libri a volte devono però rimanere occulti.

Di che trattano gli altri tredici libri?
Ogni libro tratta di un argomento specifico. Ho scritto libri sulla filosofia (politica e metafisica); occultismo; psicologia; teologia; storia; storie d'amore; antropologia (esperienze religiose); Ho usato anche la fisica quantistica e ho sviluppato una teoria cosmogonica e alcune teorie nel campo del tempo.

Che cosa può dirci sui viaggi nel tempo?
Ho almeno cinque teorie riguardo a questo. Ne ho scritte alcune quando ero scomparso e isolato dal mondo. gli aztechi utilizzavano il fumo dei corpi bruciati nei sacrificio per prevedere il futuro. Ci sono sostanze alchemiche in natura che possono facilitare il processo, ma in generale io lavoro con la funzionalità del cervello, collegando informazioni (amore) invece di discriminare (odio). Ho fatto alcuni tipi di viaggi di tempo e conosco alcune cose che accadranno nei prossimi anni. La mia prima teoria è già tutta su carta e la metterò sul mio blog molto presto.

Ha detto che ha fatto tutto questo con l’intenzione di far apprendere le persone. Di farle interessare alla conoscenza. Come la sua scomparsa può stimolare questa ricerca? 
Se non avessi proceduto così le persone non si sarebbero incuriosite nel cercare di capire quello che avevo lasciato. Ecco che quindi migliaia di persone hanno cominciato a discutere di filosofia e di assunti che arricchiscono lo spirito. Hanno tralasciato molte cose stupide puerili che inficiano la nostra società specialmente quella dei giovani. La gente ha cominciato a cercare qualcosa che abbia dato significato alla propria vita e la lettura è stata stimolata. Il Brasile manca di questo.

Che tipo di conoscenza devono cercare le persone? 
Quella che arricchisce lo spirito e che ci renda migliori e che ci faccia conoscere meglio noi stessi. La conoscenza più utile è quella che induce l'individuo a cominciare ad agire per aiutare non solo se stesso, ma i suoi compagni. Questo è l'utilitarismo.

Che pensa di fare adesso? 
Il futuro è già qui. L’era virtuale è tra noi. Anche se le persone non lo percepiscono a partire da adesso la conoscenza sarà più valorizzata. Più conoscenza hai più influente sarai nella società. Continuerò cercando di apprendere giorno dopo giorno.

In che anno accademico sta? Pensa di laurearsi?
Sto al terzo anno e penso di riprendere gli studi per concluderli. Non ci si può fermare la cosietà esige la nostra crescita e la nostra disciplina.

LE CRITICHE
Il giornalista Rodrigo Casarin,che edita il blog ‘Página Cinco’, di UOL, sostiene che ‘TAC – Teoria da Absorção do Conhecimento’, di Borges, sia una opera scritta male e presuntuosa. Il critico letterario, si sa i critici letterari sono spesso autori falliti, analizza ciò che scrive Borges sul sesso, sul veganesimo sul dormire poco e sul vivere isolato “come base per trasformarsi in genio come Isaac Newton, Leonardo da Vinci o Nikola Tesla”.
Tuttavia, il giornalista UOL spara: "Il problema è che, non solo la tesi stessa è discutibile, l'argomento di Bruno confina con il fumetto".
Infatti, per evitare di fare sesso, Bruno Borges cita Santos Dumont, considerato il Padre dell'Aviazione, ma al di fuori di un contesto storico. 
Ecco la citazione come appare esattamente nel libro: "L'importanza di frenare gli impulsi sessuali da parte di grandi uomini che non hanno avuto tempo per azioni libidinose, perché, come ha detto Santos Dumont, “o faccio una famiglia o sviluppo l'aereo” è ciò che differenzia l'uomo dagli altri animali.
Nel suo saggio Borges incita a dormire poco e in modo polifasico asserendo che i saggi come Thomas Edison, Gesù Cristo, Albert Einstein e Napoleone dormivano appena due ore al giorno e che Da Vinci dormiva al massimo venti minuti ogni ventiquattro ore e poi scrive: 
“Io stesso quando creo nel cercare questa energia creativa e poderosa dormo da due a quattro ore al giorno e, quando avevo venti anni ho passato una settimana dormendo trenta minuti al giorno e in alcuni giorni non dormivo affatto e mi ritrovai ad essere ispiratissimo.”
Lascio al lettore ogni giudizio in merito a queste affermazioni.

EDITORI SPIETATI
Dopo esser tornato a casa dopo cinque mesi Bruno Borges ha cominciato a correggere il suo primo libro TAC: Teoria da Absorção do Conhecimento, pubblicato dalla famiglia il 20 giugno. Bruno ha detto subito che era stato pubblicato con parti delle traduzioni dal codice che lui stesso aveva inventato errate. 
A Globo1 la madre di Bruno, Denise Borges, ha riferito che il figlio si è tumulato nel suo appartamento per fare le correzioni e che il libro pubblicato e che si trova ora online è quello corretto. 
“La Casa editrice ci ha dato un anticipo per i libri scritti da Bruno ma ha messo un termine per la pubblicazione e non abbiamo molto tempo per questo Bruno si è messo di corsa a correggere. La traduzione è stata fatta dalla sorella di Bruno, Gabriela e da un amico che hanno decodificato il testo commettendo però qualche errore” spiega. 
La madre afferma inoltre che lo studente ha già programmato come sarà la pubblicazione dei libri tre e quattro, che verranno pubblicati in una sola edizione e ha aggiunto che ora si sta dedicando alla correzione del secondo libro. Al momento, afferma, le date di uscita dei prossimi libro non sono state però ancora decise.
In ogni modo il primo libro, quello che ora si può trovare sui portali brasiliani, si intitola: "TAC: Teoria da Absorção do Conhecimento" e ha 191 pagine e costa circa una dozzina di euro. Tra pochi giorni uscirà il suo secondo libro “Caminho para a Verdade Absoluta” (Cammino verso la verità assoluta).
Ecco che quindi Bruno Borges è tornato a casa sano e salvo. Sta correggendo i suoi libri che presto saranno in vendita. La domanda che dobbiamo porci all’epilogo (siamo all’epilogo, vero?) di questa strana e lunga storia è: si è trattato di una operazione di marketing? Se sì, quanto può durare la curiosità degli internauti? Si è trattato dell’idea di uno squilibrato? Siamo di fronte a un pazzo, un sapiente, o a un nuovo messia? 




giovedì 1 giugno 2017

LA STRANA SCOMPARSA
DI BRUNO BORGES 10


LA POLIZIA CIVILE HA TROVATO DEI DOCUMENTI CHE GARANTISCONO DELLE PERCENTUALI DI GUADAGNO SULLA VENDITA DEI LIBRI LASCIATI DA BRUNO. CELLULARI SCOMPARSI DALL’APPARTAMENTO DI BRUNO RITROVATI A CASA DI UN SUO AMICO

Siamo forse a una svolta del mistero che tiene il Brasile e il mondo con il fiato sospeso. Marcelo Ferreira, 25 anni, amico dello studente di psicologia scomparso Bruno Borges, è stato arrestato dalla Polícia Civil di Acre ieri, il 31 maggio 2017, per falsa testimonianza. Marcelo ha nascosto alla polizia di possedere i contratti stipulati da Bruno che gli permettono di guadagnare percentuali sulla vendita dei libri lasciati dal ragazzo.


L’investigatore Alcino Júnior, della Polícia Civil di Acre, ha dichiarato di aver trovato i contratti  dopo aver espletato un mandato di perquisizione nella casa di Ferreira. Nei documenti Bruno lascia una parte del denaro risultante dalla vendita dei libri a Marcelo, a Márcio e un’altra parte a suo cugino Eduardo Veloso Borges.



Ora le autorità si stanno chiedendo se questo era un piano organizzato in questo modo sin dall’inizio dallo scomparso o se qualcuno delle persone finora coinvolte abbia avuto un parte ulteriore nella vicenda. La cosa curiosa è che Bruno Borges, poco prima della scomparsa, si è recato dal Notaio per registrare i contratti in questione. Cosa che fa pensare immediatamente a una macchinazione.
“Il contratto mostra come ci sia un termine entro il quale debbano essere divulgati questi libri, un termine entro il quale debbano essere pubblicati, e percentuali diverse per coloro che hanno aiutato e collaborato nella vicenda” così ha affermato Júnior al portale G1.
Alla rete Globo 1, la madre dello studente di psicologia, Denise Borges, ha parlato delle percentuali di guadagno sui contratti ritrovati: 15% per Ferreira e per il cugino di Bruno e 5% per Gaiote. E siamo al 45%, l’altro 55% per ora sembra vada a Bruno Borges. Il tutto perché gli amici hanno aiutato Bruno per giorni per sistemare il suo appartamento come emerge dalle fotografie che hanno fatto il giro del mondo. In una delle clausole del contratto Bruno ancora esonera l'amico da ogni responsabilità civile, penale per quanto riguarda il progetto e afferma che Marcelo è estraneo a tutto.


La sorella di Bruno, Gabriela Borges, ha fatto un post su Facebook dicendo che la famiglia era a conoscenza dell’esistenza di questi contratti. “Dal giorno della scomparsa ne eravamo a conoscenza e questo non cambiava molto le cose. Anche perché i piani di Bruno erano precisi e aveva bisogno di denaro. In fondo non si possono costruire ospedali e aiutare le persone con l’amore e basta,” scrive su Facebook. La famiglia sta per pubblicare il primo libro.

Permetteteci una riflessione: allora la famiglia sapeva dell’esistenza dei contratti ed è ragionevole immaginare che l’abbia detto alla Polizia. La Polizia da par suo lo ha tenuto nascosto per cercare di scoprire chi mentiva sulla vicenda di Bruno e nella rete sono caduti due suoi amici per falsa testimonianza. La cosa che non è chiara è se questa vicenda sia una grandiosa operazione di marketing, se Bruno sia stato ucciso o se tutto ciò serva a dare maggiore rilevanza e pubblicità a una vicenda che non ha fini di lucro. Molto dipenderà da prezzo a cui saranno venduti i libri. Da notare che se Bruno non aveva soldi per farsi aiutare nel suo progetto è normale che possa aver conferito percentuali sulle vendite dei libri a chi lo ha aiutato a realizzare il tutto. In questo non c’è nulla di male, curioso il fatto invece che Gaiote avesse i telefonini di Bruno…


I DUE CELLULARI
Ora nelle stesse perquisizioni la Polícia Civil ha ritrovato cellulari, mensole e letto, dell’appartamento di Bruno a casa di Márcio Gaiote. I cellulari sono stati presi, probabilmente da Gaiote, prima che Bruno mettesse nel suo appartamento la statua a grandezza naturale del filosofo italiano Giordano Bruno, prima di aver lasciato 14 manoscritti crittografati e aver ricoperto le pareti con scritte misteriose, quindi prima di scomparire.
Il tutto è stato possibile grazie al mandato di perquisizione ottenuto dalla denuncia della madre di Bruno Borges ha fatto alla polizia. Dalla denuncia emerge che ha scoperto che due cellulari del figlio erano a casa di Gaiote, grazie a una sua amica agli inizi di Maggio. I telefoni sono stati restituiti alla famiglia di Bruno e la madre dello scomparso ha denunciato sia Ferreira che Gaiote per furto.


LA POLIZIA: GLI AMICI DI BRUNO BORGES SI INVIANO MESSAGGI DICENDO CHE DIVENTERANNO RICCHI CON I LIBRI
Sono state rinvenute chat sul cellulare di Marcelo Ferreira fermato il 31 maggio. Chat scambiate con Márcio Gaiote, entrambi amici di Bruno Borges, scomparso dal 27 marzo che dimostrano l’intenzione dei due di arricchirsi con la divulgazione dei 14 manoscritti crittografati rinvenuti dopo la scomparsa.
Come detto i soldi vanno anche a Eduardo Veloso Borges, cugino di Bruno, che ha prestato 20mila R$ 20 per il “Projeto Enzo”, come è stato chiamato nel contratto.
Secondo la polizia Marcelo ha contribuito e partecipato alla modifica dell’appartamento di Bruno, dove sono stati lasciati 14 libri crittografati. Nei messaggi intercettati Ferreira e Gaiote commentavano le ripercussioni mediatiche del caso.
Il contratto stabilisce, come accennato, che i due amici avrebbero preso il 15% del guadagno lordo del “Projeto Enzo” e dei 14 manoscritti, a condizione di mantenere il silenzio per non meno di tre anni. I pagamenti sarebbero avvenuti, come da contratto, il giorno 10 di ogni mese, sul conto corrente. Il progetto sarebbe stato lanciato alla fine del mese di aprile del 2107 e il contratto è stato redatto il 10 marzo e registrato dal notaio il 27 dello stesso mese, data della scomparsa di Bruno Borges.
Chi ha portato il contratto al notaio allora il 27? Proprio Bruno Borges?
La polizia ha scoperto che Marcio Gaiote, l’altro amico di Bruno, che ha aiutato anche lui nella vicenda non vive più a Rio Branco. Márcio vive a Vitória da Conquista, nello stato di Bahia, e la polizia lo sentirà presto.
A questo punto è lecito chiedersi se la scomparsa di Bruno facesse parte della pubblicità per poi vendere i libri? Bruno ha costruito l'intera stanza per questo? Ha messo su questa vicenda per una questione di marketing? Le somiglianze con Giordano Bruno, la statua del filosofo italiano e il libri filosofici sono tutte coincidenze? Bruno Borges è stato ucciso dai suoi due ‘amici’? Quale è il ruolo della famiglia in tutto questo?  


IL PROGETTO ENZO
Il contratto è tra Bruno Borges e Marcelo Ferreira.
Curiosamente va notato che in una delle clausole che sono state diffuse in rete dalla giornalista Lilia Camargo si legge: Questo contratto ha come oggetto il “Progetto Enzo” e le “14 Letterature Iniziali”.





Ora si legge ancora che le “14 Letterature Iniziali” fanno parte del lancio del “Progetto Enzo.” Quindi questi testi sono utili al lancio del progetto ma non sono il progetto stesso.


Marcelo sembra dovesse occuparsi delle vendite dei libri e la clausola 8 lo obbliga a mostre le ricevute a Borges entro il 5 di ogni mese per avere la sua percentuale. Ora il punto è se Marcelo vende i libri, incassa anche il denaro, poi porta ricevute e denaro a Bruno Borges e questi lo paga? Curiosamente in un'altra clausola si legge che non si può recedere dal contratto firmato.

Tra l'altro non c'è la firma di Marcelo ma c'è quella di Borges.
C’è qualcosa che non torna, è evidente in questo contratto.
Ma le domande principali sono: cosa è il “Progetto Enzo” e soprattutto cosa si intende per “Letterature Iniziali”?
Al momento non ci sono risposte, ma la cosa suona strana. Perché Letterature e non Manoscritti? Perché “Iniziali” ce ne saranno altre?

TUTTO PROGRAMMATO?
Il fatto che Bruno Borges, afferma la polizia, il giorno della sua scomparsa sia stato da un notaio per far registrare i contratti fa pensare a un piano ben programmato. Contratti riguardanti i 14 libri che secondo la famiglia trattano di filosofia, scienza, occultismo e fisica quantistica. Bruno Borges avrebbe ricevuto una missione superiore e avrebbe cominciato a scrivere i libri, così sostiene l’amico d’infanzia Thales Vasconcelos, che lo ha aiutato con uno dei manoscritti, il XIII libro intitolato “Saggio sulle domande senza risposta”.
Saggio in cui Bruno affronta le domande che ci si pone durante l’infanzia: “Chi sono io?” “Quale è lo scopo della vita?” “Esiste un dio?” Vasconcelos afferma che Bruno parlava di una proiezione astrale, del modo di separare lo spirito dal corpo e viaggiare così in altre dimensioni.
Anche Marcio Gaiote ha aiutato Bruno, proprio Gaiote aveva detto tempo prima, sempre a Globo 1, che Bruno voleva vivere in una caverna isolato e che aveva un progetto da portare avanti anche se non rivelava quale. La polizia stessa, venuta a conoscenza di questi ultimi dettagli ha affermato che tra gli amici che lo hanno aiutato e Bruno esista un patto del silenzio che impedisce al momento di sapere quale sia il progetto in questione.
La sorella di Bruno afferma che è in atto un tentativo di denigrare l’immagine di Bruno: “Non vedo alcun problema nel fare un contratto che ricompensi gli amici che lo hanno aiutato […] chi conosce Bruno sa bene come è fatto e quello che c’è nel suo cuore e quale è la vera motivazione della pubblicazione della sua opera, che per inciso, è molto interessante.”
Il padre di Bruno, Athos Borges, sostiene che non si tratta di marketing, che Bruno non aveva bisogno di soldi e che tutta la vicenda sia molto più importante del denaro.
Crediamo ancora, o vogliamo credere a queste parole, in ogni modo a breve la famiglia pubblicherà il primo libro, e vedremo quale sarà il prezzo di copertina…


lunedì 22 maggio 2017



LA STRANA SCOMPARSA 
DI BRUNO BORGES 9





Sembra tutto fermo riguardo la vicenda della strana scomparsa dello studente di psicologia di 24 anni Bruno Borges che, in quel di Rio Branco, ha lasciato dietro di sé una stanza piena di libri manoscritti, di diagrammi alchemici con tanto di statua di Giordano Bruno. Tutto il Brasile lo cerca e varie sono le voci che appaiono come lucciole sul web e suoi social network. 



I genitori sono preoccupati e frustrati da questo lungo silenzio che dura ormai da 50 giorni e tutti i giorni e tutte le notti si chiedono che fine abbia fatto loro figlio. Hanno pensato e sperato che Bruno tornasse per i vari anniversari che si sono succeduti dal 27 marzo scorso, giorno in cui è sparito ma invano. 
Eppure qualcosa si muove. 


Dalle notizie che giungono dai media brasiliani risulta che i libri tradotti dalla famiglia in realtà non siano cinque, come comunicato in precedenza ma quattro. Inoltre la madre di Bruno rivela che il secondo volume non può essere pubblicato in quanto ci sarebbe un messaggio di Bruno che lo vorrebbe pubblicato per ultimo. Quindi ci sarebbe un messaggio di Bruno che indica come debbano essere pubblicati i libri, in che sequenza. Le considerazioni a questo punto sono molte. La prima considerazione è che esiste una scaletta di pubblicazione dei libri fatta da Bruno, almeno così riferisce la madre. La seconda è che di questa scaletta non se ne era parlato fin’ora e adesso invece viene resa pubblica la sua esistenza in maniera quasi casuale in articoli pubblicati dai media brasiliani come G1. 
Ma se esiste una scaletta di pubblicazione dei 14 manoscritti lasciati da Bruno è evidente che lo studente di psicologia brasiliano volesse farli pubblicare e vendere. La cosa getterebbe sulla vicenda una luce ambigua e darebbe l’idea che la misteriosa scomparsa del ragazzo sia stata comunque attuata per pubblicizzare i libri. Dietro potrebbe non esserci necessariamente la volontà di trarne profitto, è possibile che si sia attuata questa strategia per pubblicizzare e far diffondere il messaggio contenuto in questi libri(che dovrebbero migliorare l’umanità) ma il dubbio rimane.    
La madre comunque si è rifugiata nella religione ed è entrata in un gruppo di preghiera ed è impegnata spesso in novene nella speranza che Bruno ritorni a casa, va a messa tutte le mattine e spera che il potere divino possa aiutarli. 
I quattordici libri lasciati dal giovane studente brasiliano sono in via di decodifica e Athos Borges, il padre di Bruno sta cercando un editore per pubblicare il primo volume. Secondo la madre Denise, tutti devono essere pubblicati nell’ordine che il figlio ha suggerito. Ha aggiunto anche che la lettura dei quattro libri l'ha aiutata a capire meglio la scomparsa del figlio e le sue idee.
“Chiaro che mi ha aiutato a capire. sono confortata” afferma “il lavoro per tradurre i libri di Bruno coinvolge tutta la famiglia.” Denise è la responsabile della digitalizzazione dei manoscritti e il padre per la loro divulgazione. I fratelli invece si occupano della decodifica di ogni volume. Alcuni hanno oltre 200 pagine “Posso parlare dei quattro che ho letto. Trattano di filosofia, di questioni relative alla conoscenza e a vicende che ha vissuto realmente e che ha studiato. Parla anche degli effetti collaterali quando si va in estasi. In altre parole, è molto interessante”, rivela a G1 la madre. “Devo essere paziente”.


Indagini
Il segretario aggiunto della Polizia Civile, Josemar Portes, riferisce alla rete G1 che le indagini continuano e la pista seguita è quella dell’allontanamento volontario di Bruno. Portes afferma anche che ancora non si conosce il luogo ove il giovane si è ritirato.
“Stiamo indagando a tutto campo con cura e attenzione. Non lo abbiamo ancora localizzato e tutte le ipotesi sono ancora aperte anche se sembra un atto volontario e finché non ne saremo sicuri continueremo a indagare per escludere qualsiasi tipo di violenza o costrizione” chiarisce. 
















giovedì 11 maggio 2017

LA STRANA SCOMPARSA 
DI BRUNO BORGES 8


Abbiamo visto come uno dei simboli, quello sotto la statua di Giordano Bruno sia stato tratto dal cartone animato Full Metal Alchimyst. Vediamo di scoprire di più riguardo questo anime e di capire cosa significa di preciso tutto questo.

 LA QUESTIONE FULL METAL ALCHMIST



“Senza sacrificio l'uomo non può ottenere nulla. Per ottenere qualcosa è necessario dare in cambio qualcos'altro che abbia il medesimo valore. In alchimia è chiamato ‘il principio dello scambio equivalente’ A quel tempo, noi eravamo sicuri che fosse anche la verità della vita.” Citazione tratta dall’anime.

Fullmetal Alchemist è una serie manga e anime giapponese scritta da Hiromu Arakawa. È nota per trattare il tema dell’alchimia in modo originale: l’alchimia è la scienza/magia più importante e potente del mondo e permette di riparare oggetti, deformare e distruggere la materia, curare ferite e probabilmente di riportare in vita le persone attraverso l’uso di un cerchio alchemico.  



Il mondo dell’anime Fullmetal Alchemyst è affascinante e ruota intorno a un unico concetto: alchimia. Individui che hanno la capacità di analizzare, distruggere e ricreare oggetti sono noti come alchimisti. L’alchimia segue due regole: transmutare l’oro e non riportare mai qualcuno in vita. Ecco la storia dell’anime è questa i due fratelli Edward e Alphonse cercano di riportare in vita la madre per mezzo di complessi simboli che giocano un ruolo importante nel loro tentativo di infrangere il tabù massimo quello chiamato trasmutazione umana per mezzo del cerchio di trasmutazione. Il cerchio è un simbolo di unità e spiritualità, della connessione di tutto con tutto. In alchimia il principio è “tutto è uno e uno è tutto”.


I due studiano alchimia e cercano invano di riportare in vita la madre defunta: secondo il principio di scambio equivalente, per ottenere qualcosa bisogna dare in cambio qualcos’altro dello stesso valore; così Edward si ritrova senza una gamba e Alphonse perde l’intero corpo, andando contro le leggi alchemiche che dicono che è impossibile riportare in vita una persona.



Elementi comuni
Nell’anime abbiamo l’uso del Cerchio alchemico disegnato sul suolo per farvi confluire la propria energia per la Trasmutazione. Attraverso di essa si possono scomporre, ricomporre e deformare gli elementi. La trasmutazione umana è la più pericolosa, tra l’altro vietata, poiché chi ci prova perde una parte o l’intero corpo.
Chi tenta di eseguire una trasmutazione umana, dopo aver oltrepassato il Portale, si ritrova di fronte alla Verità. Essa è identificata con un essere supremo e perfetto, un dio. Ogni persona attraversa un personale portale e vede il “dio” come una persona completamente bianca. A chiunque gli chieda chi sia, la Verità risponde dicendo “Io sono ciò che voi chiamate mondo, spazio, dio, verità, tutto o anche uno... e infine, io sono te”.

Il settimo e mancante metallo planetario, Mercurio, simboleggia la mente, la comunicazione e l’intelletto. Così per questo le braccia, le mani e le spalle durante la trasmutazione vengono deformate. Inoltre il corpo trasmutato manca del plesso solare, l’addome, i polmoni, l’intestino e il resto del sistema nervoso e respiratorio.

Il testo che corre lungo tutto il cerchio, fu preso completamente dal noto alchimista George Ripley morto nel 1490. I suoi scritti impressionati goderono di enorme fama dal XV secolo al XVII secolo. Le opere di George Ripley furono studiate da famosi alchimisti come John Dee, Robert Boyle e persino da Isaac Newton. Ripley studiò in Italia per oltre venti anni ed era molto amico di Papa Innocenzo VIII, quandò tornò in patria scrisse The Compound of Alchymy; noto anche come Twelve Gates leading to the Discovery of the Philosopher's Stone (Liber Duodecim Portarum) nel 1471. Curiosamente The Compound of Alchemy è basato in gran parte su un alchimista poco noto del XV secolo un certo Guido de Montanor.
Tornando a Full Metal Alchimyst possiamo affermare che la creatrice dell’anime Hiromu Arakawa, abbia attinto a piene mani dalla vera alchimia per creare i vari cerchi e pentacoli oltre che la storia e le vicende narrate. Quindi al momento, per quanto ci permette la nostra conoscenza della materia sembra proprio che le dozzine dei cerchi di trasmutazione di cui è infarcito l’anime siano reali. Così è probabile che Bruno Borges abbia messo in pratica o abbia cercato di fare un esperimento reale, sulla scorta di documentazioni storiche, documentate e non inventate quantunque possano esser in parte aver molto in comune con un anime esoterico e per iniziati.

venerdì 28 aprile 2017

LA STRANA SCOMPARSA
DI BRUNO BORGES 7


Decodificati cinque libri



Bruno Borges, lo studente brasiliano venticinquenne di Rio Branco, è scomparso da un mese. Da un mese nel suo appartamento c’è soltanto una statua del filosofo Giordano Bruno (1548-1600) e 14 libri in codice dei quali, secondo quanto afferma la famiglia, cinque sono stati decodificati. Gabriela Borges, la sorella maggiore di Bruno afferma a un network brasiliano: “tutti stiamo sperando che Bruno torni, ma sfortunatamente non abbiamo nessuna notizia. Viviamo giorno dopo giorno sempre con la speranza e preghiamo Dio che lo faccia tornare.”



Per quel che riguarda i testi che Bruno ha lasciato nelle pareti, nei 14 libri e sul soffitto della sua camera Gabriela conferma che la traduzione è a buon punto anche se non ritiene opportuno rivelare ancora nulla sul contenuto dei libri. “Abbiamo la traduzione di cinque libri, sono stati decodificati, non sembrano avere una sequenza precisa. Sono libri di scienza, filosofia, occultismo, fisica quantistica tutte materie che Bruno amava. Sono interessanti.”

Le indagini della Polícia Civil di Acre, continuano nel massimo riserbo. Il 17 aprile il nome di Bruno Borges è stato incluso nella lista delle persone scomparse dalla Polícia Federal e l’Interpol è stata attenzionata.

Medium
Intanto emerge un particolare curioso. Lo scorso anno Bruno domandò al medico José Furtado de Medeiros, consigli riguardo al progetto che segretamente portava avanti. José un amico di famiglia ed è uno spiritista abbastanza noto in Brasile. Secondo quanto riferito da José, Bruno Borges è un medium.
Il medico afferma che Bruno non aveva alcun deficit mentale e che era normalissimo anche quando parlò con lui di questo progetto: “dalle parole ho notato che aveva una grande conoscenza di vari argomenti, non solo di filosofia ma di tutte le aree della scienza. Mi resi conto che era molto legato al mondo spirituale, non ho notato alcuna anormalità psichiatrica.”
José Furtado de Medeiros rivela alla rete brasiliana G1 che “gli ho domandato se aveva visto cose non umane. Bruno rispose: le ho viste, ma non erano nitide, erano come ombre e ho sentito voci ben distinte dire che io ho una missione sulla terra, che devo compiere un lavoro molto importante che aiuterà tutta l’umanità.” Questo quanto, secondo il medico, Bruno gli ha rivelato.
Quindi José Furtado de Medeiros, ritiene che dietro questa vicenda ci sia lo spiritismo e che Bruno Borges sia un medium.
“Conosco la dottrina spiritica e secondo me, Bruno, era aiutato da uno spirito. Forse proprio da quello del filosofo per il quale simpatizzava [Giordano Bruno] o un altro spirito amico di quel filosofo… captava con facilità l’ispirazione da questo spirito. È una possibilità non un certezza…” conclude il medico.

Missione
Quindi lo studente di psicologia avrebbe ricevuto una missione e avrebbe così cominciato a scrivere i 14 libri, tesi questa confermata da un altro amico di Bruno Thales Vasconcelos, che lo aiutò nella realizzazione di uno dei libri, specificatamente nel libro XIII intitolato “Saggio delle domande senza risposta.”
Nel testo, secondo Vasconcelos, Bruno tratta delle domande che si affrontano durante l’infanzia e che tendono a esser dimenticate nel corso della vita come: chi sono io? Quale è lo scopo della vita? C’è un dio? Vasconcelos conferma anche che Bruno parlava di proiezioni astrali.
“Nel libro lui descrive il momento in cui ha ricevuto la missione e ciò che doveva fare per completarla…”

lunedì 24 aprile 2017

LA STRANA SCOMPARSA

 DI BRUNO BORGES 6



SIMBOLI E ALCHIMIA


Siamo giunti al nuovo aggiornamento di questa vicenda. Questo è un aggiornamento più esoterico degli altri che prende in esame gli strani simboli che si vedono dagli screenshot del video che circola ormai da quasi un mese sul web.

Cerchiamo di ricostruire questo simbolo che si intravede sotto la statua e di identificarlo:

Di che simbolo si tratta? Fa parte di un glifo o di un cerchio di potere più grande?


Si tratta di simboli Reiki considerati sacri e sono essenziali per le pratiche di questa pratica orientale. Provengono dal Kanji giapponesi e generalizzando sono parole giapponesi che aumentano il flusso della Energia vitale. Per lungo tempo questi simboli sono stati tenuti segreti ed erano noti sono agli studiosi che hanno raggiunto il secondo grado di pratica. I tre simboli importani resi noti a uno studioso durante le pratiche di secondo livello sono 
Cho Ku Rei (simbolo del Potere), Sei He Ki (simbolo della Guarigione delle emozioni e della mente), e lo Hon Sha Ze Sho Nen (simbolo della Guarigione a distanza). 

La cosa curiosa è che Bruno ha scritto i nomi dei simboli con la 'C' invece della 'S'. non ho idea se ciò possa essere una differenza importante. Perfino il simbolo Dai Ko Myo non solo è scritto in maniera strana nel video (l’ho ricreato usando quanto ho trovato su google). Ma non sono riuscito a rifarlo completamente ma sembra come se fosse scritto Day Ioo Myo nel video, non è facile da dire con certezza. 
Nella tabella qui di seguito abbiamo catalogato i simboli che si vedono nel cerchio di transmutazione. Nella colonna di sinistra ci sono i simboli Reiki, e in quella di destra i simboli che non sono stati ancora identificati (Ogni suggerimento è ben accetto).

“Il Dai Ko Myo in Usui Reiki è noto come il Simbolo Maestro. Uno dei più potenti in tutto il Reiki e che può essere usato solo dai maestri di questa pratica, questo potentissimo simbolo combina il potere dei primi tre simboli Cho Ku Rei, Sei He Ki e Hon Sha Ze Sho Nen”


Il primo dei simboli ignoti è davvero misterioso e personalmente non l'ho mai visto. Il secondo sembra un ank o quello quello di Venere. Il terzo sembra quello di Nettuno ma lascio a voi la ricerca e rimango in attesa dei vostri suggerimenti.

In ogni modo secondo questa pratica quando un iniziato Reiki si sintonizza con questi simboli grazie all’opera di un maestro Reiki, questi simboli entrano nel chakra della corona e ci rivelano chi siamo realmente. Il simbolo ci aiuta a riconoscere la nostra divinità e ad associarla con tutto, ricongiungendoci con Dio. 

Il simbolo Dai Ko Myo ci riunisce al divino che è in tutte le cose e ci aiuta a guarire noi stessi e gli altri. Una volta sintonizzati con il simbolo è molto importante che venga usato in tutte le pratiche Reiki che si compiono. Questo permetterà alla tua energia di ricevere una spinta supplementare e aiuterà ad aver un passaggio più forte della stessa nel tuo sistema energetico. 

A sinistra il “Cerchio di Transmutazione” a destra il cerchio sotto la statua del video



I due simboli, probabilmente usati per evocazioni e flussi energetici si assomigliano molto ma non sono perfettamente identici. 

Forse si potrebbe pensare che i simboli sul pavimento e la statua posizionata al centro siano stati un tentativo di evocare e catturare Baruel (maestro di tutte le arti e insegnante degli uomini—come si trova nell’ opera di Abramelin il Mago sulla la Magia Sacra. Mathers riporta che questo nome significa “Nutrimento da Dio” il circolo stesso sembra un potente simbolo protettivo ed evocativo. 

Sembrerebbe provenire da una moderna ristampa di un libro del 1524 di Johannes Faustus (molte copie furono distrutte dai Nazisti e anche dalla Chiesa Cattolica durante gli anni trenta dello scorso secolo. Faustus descrive in una copia del manoscritti originali l’incontro con Baruel come esasperante, in quanto vieni riempito di conoscenza che sei subito costretto a scrivere per non morire. 
John Heydon nel suo The Harmony of the world, Angles, Stars, Planets, Earth del 1662 ammoniva dall’evocare Baruel dato che ciò avrebbe portato l’evocatore alla follia per mezzo della scrittura. 
Inoltre sullo stesso tema c’è un libello del 1920 circa, scritto da una fan di Crowley che descrive come un evocatore suo amico sia impazzito dopo aver evocato uno spirito della conoscenza. Questo evocatore dello scorso secolo ha ricoperto con le informazioni ricevute pagine e pagine, muri, pavimenti e soffitti, la propria pelle e poi è morto in quanto si rifiutò di mangiare perché prima doveva scrivere tutto quanto sapeva. Nel libro della fan di Crowley è scritto anche che questo suo amico morì qualche giorno dopo per denutrizione mentre stava scrivendo qualcosa in un linguaggio sconosciuto. 
È possibile che si tratti di un’evocazione? E se sì, di un’evocazione simile?

Quella di seguito è la ricostruzione più accurata possibile fatta da un internauta del simbolo sotto la statua sulla scorta degli screenshots e dei video della stanza di Bruno Borges. Simbolo che sembra essere proprio il noto “Cerchio di Trasmutazione” 

I disegni rossi che non si possono vedere nelle immagini del video girato a casa di Bruno video, ma si può solo fare il bordo del cerchio in cui il disegno a sinistra sarebbe davanti al piede destra della statua. Usando il cerchio di trasmutazione riportato sopra l’internatua ha creato la sua ricostruzione.
Ricostruzione praticamente identica a quella che si vede nel filmato. 
A questo punto ipotizziamo che i due segni mancanti siano proprio quelli del “Cerchio di Trasmutazione” e possiamo così scoprire ciò che significano questi simboli. 
I tre grandi simboli nel cerchio di Trasmutazione si riferiscono alle tre basi dell’alchimia: Zolfo, Mercurio e Sale. Mercurio rappresenta la volatilità di un oggetto e ne denota lo spirito. Lo Zolfo si distingue per l'untuosità di una sostanza, e rappresenta l'anima. Infine, il Sale rappresenta la solidità, e pertanto impersona il corpo. Questi tre elementi sono i mattoni dell'alchimia, e possono essere considerati come gli equivalenti dei moderni neutroni, protoni ed elettroni. 
L’esagono riporta a 6 dei 7 metalli planetari in Alchimia. Durante il medio evo i 7 pianeti erano considerati i padroni di questi metalli. L’argento (4), simboleggia la memoria, il subconscio e le emozioni di un essere umano. In alchimia rappresenta lo stomaco, i seni, il ventre, i fluidi corporei e la parte sinistra dell’essere umano. 
Dall’altra parte l’Oro (6) rappresenta la vitalità, l’autorità e l’individualità di una persona. Alchemicamente sta per il cuore, la schiena, la spina dorsale e la parte destra di una persona. Il rame (8) simboleggia la bellezza e la capacità di dare affetto e amore ed è rappresentata dal collo, i reni, le ovaie e le vene. 
Lo stagno (5) riguarda i valori morali, la filosofia e la mente astratta. In alchimia questo metallo sta per le arterie, i fianchi, le cosce, i piedi e il fegato. Il Piombo (7) simboleggia disciplina e responsabilità, e rappresenta le ossa, le articolazioni, le ginocchia, la pelle e i denti.
Il ferro (9) simboleggia il desiderio, l’energia e la guida ed è rappresentato dalla testa, dai muscoli e dagli organi sessuali. 
Ora il cerchio di trasmutazione trovato in rete è quello di un vecchio anime chiamato “Fullmetal Alchemist”, la cui creatrice era una grande esperta di Alchimia. Quello che va compreso a questo punto è quanto di vero ci sia di Alchimia in questo Cerchio di Trasmutazione estratto da un anime o se invece è stato inventato di sana pianta. Ora se questo cerchio di trasmutazione di “Fullmetal Alchemist”, molto simile a quello di Bruno Borges non deriva da vera alchimia è probabile che tutto sia una bufala o l’opera di una persona confusa, ma se venisse dimostrato il contrario allora si dovrebbe andare in quella direzione per scoprire cosa è accaduto. 

Inoltre
Curiosamente la notte prima della sua scomparsa c’è stata la congiunzione tra Luna, Marte e Mercurio che hanno formato i vertici di un triangolo nel cielo. Inoltre il numero  2 è connesso con Mercurio e riguardo i numeri 1 e 3 è possibile che lo zolfo e il sale siano in qualche modo connessi con Marte e la Luna? Se così fosse sarebbe un’indicazione su quanto sarebbe potuto avvenire nella stanza di Bruno Borges.

Il punto è ma se si tratta di un tentativo di transmutazione umana perché posizionare una statua al centro del cerchio esoterico? Se davvero stava cercando di evocare Baruel mettere una statua bel mezzo di dove lo spirito del demone avrebbe dovuto essere intrappolato, avrebbe avuto un solo scopo: intrappolarlo nella stessa come ulteriore misura di sicurezza, intrappolarlo in una materia inerte, forse piombo? Posizionata al centro di un cerchio di trasmutazione molto protettivo. 
Se invece stesse tentando la trasmutazione umana, posizionare al centro del cerchio una statua avrebbe solo interferito con chi veniva trasmutato. Se come dice qualcuno Bruno volesse trasferire la sua anima per abitare la statua perché non prendere un ‘tramite’ più articolato e adatto?

La Questione Baruel
Chi è? Leggiamo direttamente da Encyclopedia of Demons in World Religions and Cultures di Theresa Bane


Altre notizie le troviamo in Notes To The Foregoing Lists Of Names Of Spirits di s. l. Mac Gregor-Mathers che  come servitori di Magoth e Kore inserisce anche Baruel definendolo ebraico e lo chiama ‘cibo o nutrimento di dio’.
È possibile che una persona curiosa e studiosa come Bruno Borges abbia tentato questa evocazione, magari per completare i libri di Giordano Bruno? 
Ora esistono moltissimi pentacoli e simboli da tracciare per le evocazioni. Basta googleare “Key of Solomon Pentacles”, “Pentacoli” e altre parole chiave per far sì che una messe di arcani simboli riempiano il vostro schermo ma fra tutti questo qui, quello di Bruno Borges sembra molto protettivo. Chissà che Bruno non abbia cercato di intrappolare il demone Baruel nella statua attraverso questi simboli, chissà se usando quelli dell’anime, che seppur derivino da testi del XV secolo di alchimisti reali non è detto che funzionino, abbia fallito nell’intrappolare Baruel e questo avrebbe potuto portarlo a sparire oppure a impazzire. Nessuno può dirlo, non si tratta neppure di ipotesi ma di pensieri in libertà.  
Hiromu Arakawa (la creatrice di Full Metal Alchemist) ha svolto molte ricerche nell’alchimia, si vocifera fosse lei stessa molto pratica in materia, prima di scrivere il fumetto. La domanda è, a cui solo lei può rispondere, ha usato questi simboli direttamente da una delle numerose fonti che ha consultato o lo ha creato lei prendendone solo spunto?  A prescindere da questo aspetto, importantissimo ma che difficilmente verrà a galla, c’è da interrogarsi sul perché si sia voluto compiere un simile rituale o sul perché si è messo in scena un rituale simile. Nessuno può dirci con certezza se Bruno Borges ha fatto un’evocazione simile né se l’ha solo finta. 
Continua...